Locandina cm 33 x 35 circa, leggeri segni di pieghe al centro. Rarissima locandina del Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia, teatro “sperimentale sovvenzionato dallo Stato” come indicato in testa. La parte centrale è riservata alla promozione dello spettacolo “Il grande Dio Brown”, di O’ Neill (traduzione italiana di Alessandro Scalero), da rappresentarsi il 24 gennaio 1930, con indicazione di personaggi e interpreti (Cinzia Fantoli, Carlo Ludovico Bragaglia, fratello di Anton Giulio, che cura anche la regia dello spettacolo). Compaiono anche, in un riquadro centrale, alcune note relative all’autore: “Eugenio O’ Neil, marinaio, attore, giornalista e anche drammaturgo, non ha ormai più bisogno di essere presentato… Eugenio O’ Neil è un americano tipico, e tipicamente americano sino i suoi lavori teatrali – una cinquantina – che dipingono in quadri grigi e sconsolati aspetti caratteristici della moderna civiltà americana…”. Ai lati del foglio compaiono indicazioni di opere di Bragaglia in corso di stampa, pubblicità editoriali, notizie di mostre alla Casa d’arte Bragaglia (Aleksander Rafalowski). Il teatro degli Indipendenti, una sorta di cabaret espressionista all’italiana, fu fondato da Anton Giulio Bragaglia nel 1922 e fu chiuso nel 1931. Nell’arco della sua attività, fu una palestra di polemiche e discussioni, alternando al repertorio futurista, autori come Apollinare, Wedekind, Strindberg, O’Neill, Brecht. Nella lotta per il rinnovamento del teatro italiano, va senz’altro messo in prima linea il nome di A. G. Bragaglia che fondò, peraltro, il primo teatro stabile con finalità artistiche guidato da propositi di aperta rivolta contro il passato, peraltro in piena sintonia con il dettato futurista. Bragaglia, scenografo, fu anche prolifico autore di testi e studi sul teatro. “Il grande Dio Brown” del 1926 fu la prima rappresentazione in Italia del dramma di O’Neill, dopo “La scimmia villosa” del 1925 sempre al Teatro degli Indipendenti. Si tratta di uno dei drammi più discussi dell’intera produzione del drammaturgo americano ascrivibile al periodo simbolista. Affermazione della vita e negazione della morte, conflitto fra concezione pagana e spirito del cristianesimo, il protagonista del ‘Grande Dio Brown’ si chiama Dion Anthony, sintesi di Dioniso e Sant’Antonio. Nel dramma i personaggi si mettono, si tolgono e si scambiano le maschere.
SKU: 32 n.544
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