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La libreria antiquaria Coenobium di Alessandro Santero nasce ad Asti nel 1987. La prima sede fu in via Quintino Sella, in un negozio del centro storico caratterizzato da una serie di strutture medioevali in evidenza. L’inaugurazione avvenne con una mostra di opere grafiche dell’incisore reggiano Alberto Manfredi. Nell’occasione fu inoltre presentato il libro Dialoghi dello Zoppino illustrato da acqueforti dello stesso Manfredi, pubblicato dalle edizione del Lanzello di Costigliole d’Asti.

Nei primi mesi del 1989 venne pubblicato il nostro primo catalogo. Aveva in copertina il logo disegnato da Mino Maccari, tratto da una sua linoleografia la cui tiratura era stata realizzata dalla libreria stessa. L’immagine – poi diventata il nostro logo – raffigura due uomini che trasportano una botte: questa, da subito, con le sue doghe disposte orizzontalmente, ci sembrò “assomigliare” ad una pila di libri sorretti dai due i quali, peraltro, proprio su un libro parevano poggiare i piedi.

Il primo catalogo conteneva 513 lotti, suddivisi in 18 sezioni: storia locale, scienza e tecnica, botanica, viaggi ed esplorazioni, dialetti, oltre ad un cospicuo corpus di documenti autografi, curiosità cartacee, grida ed editti. Alla fine dello stesso anno uscì il secondo listino.

Presentava, tra gli altri, un esemplare dell’opera di Giulio Vasco che descriveva i funerali di Carlo Emanuele II, celebrati a Torino nel 1676 e illustrati da cinque grandi tavole, e una raccolta di tre opere di Bernardino Telesio in prima edizione. Da allora sono stati pubblicati una trentina di altri cataloghi. Tra questi possiamo ricordarne alcuni come il monografico del 1995 dedicato a Gabriele d’Annunzio, quello del 2003, che riportava in copertina un’immagine del Quarto stato di Pellizza da Volpedo, interamente incentrato sui temi dell’economia e delle scienze sociali, e Delinquenti, catalogo uscito nel 2010, dedicato al concetto di devianza sociale e ai problemi dell’esclusione delle fasce sociali da sempre reiette e relegate ai margini del vivere comune.

Con questo catalogo abbiamo tentato di dare un respiro più ampio al modulo usuale del listino, realizzando un racconto di immagini e di parole attraverso le schede dei libri in vendita. Nei primi anni Novanta, la libreria è stata ammessa a far parte dell’Alai (Associazione librai antiquari d’Italia), iniziando così a partecipare alle mostre organizzate dall’associazione.

Ricordiamo quella svoltasi a Firenze, nell’ambito delle biennali dell’antiquariato, la mostra di Roma, a palazzo Venezia, e le mostre bolognesi come quella del 2010 in occasione del Congresso mondiale dei Librai Antiquari aderenti alla Ilab-Lila, associazione di cui facciamo parte. Alcuni cataloghi, prodotti per queste occasioni, privilegiavano testi di particolare rarità o prestigio, come La tavola delle affinità di composizione semplice ad uso degli amatori della chimica del 1795 e un bell’esemplare degli Epithalamia exoticis del Bodoni presentati alla mostra di Roma, la prima edizione di La richesse commerciale di Sismondi edita nel 1803, presentata alla prima mostra di Bologna, il Theatrum instrumentorum del Besson che apre il catalogo della mostra di Firenze del 1995.

Dal 2005, adeguandoci ai cambiamenti epocali che hanno coinvolto anche il nostro settore, abbiamo cominciato a proporre i nostri cataloghi su internet. Le possibilità che queste nuovi mezzi presentano ci hanno convinto ad abbandonare quasi totalmente l’uso del catalogo cartaceo (a parte casi particolari come il già citato Deliquenti) per orientarci alla rete come mezzo per la vendita. Per questi motivi, nel 2010, abbiamo lasciato il vecchio negozio in cui la libreria era stata aperta, per approdare all’attuale sede, un ufficio decisamente più ampio, in un antico palazzo posto quasi in fronte alla casa natale di Vittorio Alfieri, aperto al pubblico su appuntamento, e sostanzialmente dedicato alla vendita online.