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Anonimo

Teatro degli Indipendenti diretto da Anton Giulio Bragaglia. 153° lavoro rappresentato dallo sperimentale Carmen 1930. Opera lirica in un prologo e 3 atti di Antonio Aniante (locandina)

Roma, Off. Graf. I.G.A.P. Roma, 1930

Locandina cm 33 x 35 circa, leggeri segni di pieghe al centro con restauro in un paio di punti in corrispondenza della piegatura del foglio. Rarissima locandina del Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia, teatro “sperimentale sovvenzionato dallo Stato” come indicato in testa. La parte centrale è riservata alla promozione dello spettacolo “Carmen”, opera lirica in un prologo e 3 atti di Antonio Aniante, da rappresentarsi il 13 febbraio 1930, con indicazione di personaggi e interpreti, musiche, regia (quest’ultima di Carlo Ludovico Bragaglia, fratello di Anton Giulio). Compaiono anche, in un riquadro centrale, alcune note relative al drammaturgo (“Aniante riesce a mantenersi in un equilibrio da stravillaggio pericoloso come il funambolismo clownesco che la sua arte rievoca così insistentemente”) e al testo. Ai lati del foglio compaiono riferimenti ad opere in corso di stampa (Bragaglia, Evoluzione del mimo; e altre…) o mostre curate dalla casa d’arte Bragaglia (Umberto Maganzini). Il teatro degli Indipendenti, una sorta di cabaret espressionista all’italiana, fu fondato nel 1922 e chiuso nel 1931. Nell’arco della sua attività, fu una palestra di polemiche e discussioni, alternando al repertorio futurista, autori come Apollinare, Wedekind, Strindberg, O’ Neill, Brecht. Nella lotta per il rinnovamento del teatro italiano, va senz’altro messo in prima linea il nome di Bragaglia che fondò, peraltro, il primo teatro stabile con finalità artistiche guidato da propositi di aperta rivolta contro il passato, peraltro in piena sintonia con il dettato futurista. Bragaglia, scenografo, fu anche prolifico autore di testi e studi sul teatro. “Carmen 30″ è un’opera lirica parodica che suggella il sodalizio tra Bragaglia e Aniante: il regista-mentore subisce la fascinazione dei drammi irrazionali anianteschi, le sue improbabili commedie contrassegnate da un curioso antirealismo, prive di progressione nell’azione, stipate di figure che si muovono in una sarabanda carnevalesca, nella quale un ruolo trascinante è riservato ai “trucchi” del decor escogitati dal fantasioso Bragaglia.

SKU: 32 n.540

600,00 €

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