In folio (cm 46,5 x 63), pp. (2) con frontespizio + 1 tavola su foglio singolo (con testo al recto e illustrazioni al verso) + 5 tavole illustrate su fogli doppi + foglio sciolto conservato in fine. Gora al margine inferiore bianco dei fogli. Brossura editoriale con piccolo dorso in tela. Pubblicazione incisa interamente in litografia. Si tratta della riproduzione di un autografo di Giuseppe Wopaletzky che riunisce alcune carte della tradizione alchemica. Comprende infatti la ‘Carte philosophique et mathematique accompagnee du calendrier magique et perpetuel’, disegnata e incisa nel 1775 dal massone Touzay Duchanteau (o Du Chanteau o Du Chenteau) nel castello di Schaerbeel, vicino Bruxelles, ed edita dall’editore Louvois, una carta ermetica-cabalistica con corrispondenze tra le costellazioni dello zodiaco, le gerarchie angeliche, gli attributi divini della cabala, i sette cieli dell’antichità, le stagioni, le parti del corpo umano. Seguono altre carte illustrate, che rimandano alla tradizione alchemica e rosacrociana, e in particolare la carta incisa nel 1582 da Tycho Brahe alla quale si rifà lo stesso Duchanteau nel 1775: “The huge diagrams which it contains show indebtedness to a number of early Rosicrucian and alchemical works and the magical and talismanic writings of Agrippa and the so called “Keys of Solomon”. In 1582, Tycho Brahe is credited with the invention of a calendar of natural magic. This was issued in the form of a large engraving by Theodore de Bry, who illustrated many of the alchemical writings of the early seventeenth century. This is listed in Gardner’s Bibliotheca Astrologica, where it is described as excessively rare, not more than three copies being known’ (“PRS Journal”, Volumi 36-37, 1976, p. 25). Bibliotheca Dollingeriana, p. 406. Bibliotheca esoterica, p. 515. F. Secret, “Hermétisme et Kabbale”, 1992, p. 103.
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