Manifesto cm 32 x 46 circa (piccolo taglietto al margine esterno del foglio, piega centrale) con delibera, datata 10 ottobre 1863, della Commissione per la repressione del brigantaggio della Basilicata che prevedeva premi di risarcimento in denaro ad una serie di persone i cui parenti erano stati uccisi dai briganti (i più erano morti presso il torrente Lampeggiano). Fra questi: Maria Giuseppa Triggiani di Lavello, vedova di Michele Carretta, Lucia Finiguerra di Lavello, vedova di Mauro Catarinella, Emidio Matera di Lavello, padre di Donato Matera ucciso dai briganti; ecc… Veniva conferito anche un premio di 425 lire ai militi della Guardia Nazionale di Bella che avevano sostenuto un conflitto a fuoco nel bosco con i briganti riuscendo ad uccidere il brigante Gaetano Pennimpede di Castelgrande. Venivano poi rigettate una serie di domande presentate e veniva richiesto al Governo di accordare una pensione vitalizia a Rosa Monte, vedova del Luogotenente della Guardia Nazionale di S. Fele ucciso dai briganti il 23 maggio del 1863.
SKU: 32 n.725
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