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ANONIMO

Privileggi e statuti della venerabile archiconfraternita dell’anime più bisognose del Purgatorio eretta in Roma sotto il patrocinio di Gesù, Maria, e S. Giuseppe dal venerabile servo di Papa Innocenzo XI

Roma, s.e., 1734

In 8, pp. (2b) + 46 + (2). Stemma xilogr. al fr. Ex libris al verso della sguardia. Legatura coeva in p. pg. Statuti della Confraternita delle anime del Purgatorio di Roma il cui scopo principale – come dichiarato nel primo capitolo – è "l’esercizio di opere di Pietà, e di devozione con profitto spirituale de’ Fratelli". Tra gli uffici della Confraternita c’è anche quello di assistere i condannati a morte: quando è dichiarata la condanna a morte di un prigioniero, si stabiliscono un numero di messe "ad postulandam gratiam bene moriendi". Il giorno antecedente l’esecuzione si recitano continue orazioni "da applicarsi in sollievo dei delinquenti, e nel giorno della morte dopo l’ore 20, per suffragio de’ medemi, invigilerà che da Fratelli si reciti nella nostra Chiesa l’Officio intero di requie". Il giorno successivo alla morte viene fatta celebrare una messa cantata con l’assistenza di 33 "povere vedove preventivamente invitate" alle quali viene distribuito in segno di ricompensa un giulio ciascuna "per suffragio di quell’anima". Il denaro raccolto dalle cassette delle elemosine dovrà essere impiegato per la celebrazione di altre messe. A tal fine sarà redatto un libro nel quale compare da un lato il nome del giustiziato e dall’altro il denaro raccolto durante le messe celebrate per lui. Si allega un foglio sciolto (cm 20 x 27,5) con stemma della Confraternita xilogr. in testa. Si tratta del foglietto che veniva distribuito alle "carissime sorelle" per invitarle a presenziare alle oblazioni delle messe.

SKU: cat. n.132

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