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AA.VV.

Numero. Settimanale umoristico illustrato, anno III, n. 57

Torino, Tipografia di Vincenzo Bona, 1915

In 8 (cm 21,5 x 24,5), pp. (16) copertine comprese. Leggera gora al margine interno inferiore delle pagine. Brossura editoriale. Illustrazioni in nero. Numero 57 di questa rivista satirica torinese. Illustrazioni di Giulio Boetto, Aldo Mazza, Golia, Carlin, Filiberto Scarpelli, Rosselli, Musini. Caricatura d’apertura a piena pagina di Giulio Boetto raffigurante l’attore Amerigo Guasti. Presente anche un testo con un dialogo tra Salandra, Sonnino, il senatore Barzellotti dal titolo “I fini e la… fine della neutralità”. La rivista fu fondata dal caricaturista Golia (pseudonimo di Eugenio Colmo 1885-1967). Fu compagno di studi di Guido Gozzano, di cui divenne amico, e contemporaneamente cominciò a disegnare per inclinazione e diletto. Divenne ben presto illustratore, attività cui lo portavano anche i suoi interessi letterari e la frequentazione dei suoi amici scrittori, e caricaturista notissimo. Furono fondatori della rivista, insieme a Golia, il pubblicitario Nino Caimi, Dino Segre (in arte Pitigrilli), il disegnatore Giovanni Manca. Ebbero il sostegno di Guido Gozzano, amico appunto di Golia, e di Amalia Guglielminetti. Di piccolo formato e di esiguo numero di pagine, fu stampato all’inizio con copertina e inserto illustrato centrale a colori ma divenne poi interamente in bianco e nero già prima dello scoppio del conflitto per tagliare i costi. “Raffinato e mordace, dalla dichiarata posizione antigiolittiana e anticlericale, e via via dichiaratamente interventista. Ma al di là degli schieramenti e del momento politico, la rivista si presentava nuova e brillante in ogni sua manifestazione: nei toni degli editoriali, delle novelle, dei disegni, degli scherzi in rima, dei concorsi e perfino in collaterali iniziative espositive, dedicate all’umorismo e alla caricatura. Un taglio che garantì subito un grande successo alla rivista, che arrivò a quintuplicare la tiratura nel giro di appena due mesi, tra il settembre e il novembre del 1914. Certo il pubblico apprezzò anche il carattere singolare delle sue illustrazioni, alcune più politiche e ciniche, altre più aggraziate e da giornalino di moda, e la qualità delle sue matite…” (Benadusi, Rossini, Villari, “1917. L’inizio del secolo americano. Politica, propaganda e cultura in Italia tra guerra e dopoguerra”, 2021, p. 142).

SKU: 34 n.997

30,00 €

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