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Johann Vogt; Thomas Ittig; Gottfried Buchner

Iohannis Vogt… Catalogus historico-criticus librorum rariorum LEG. CON Dn. Thomae Ittigii… Schediasma de autoribus qui de scriptoribus ecclesiasticis egerunt LEG. CON Joh. Gottofredi Buchneri… Schediasma Historico-literarium de vitiorum inter eruditos occurrentium scriptoribus

Hamburgi; Lipsiae; Lipsiae, Heroldi; Haeredes Tarnovianos; Joh. Cgrist. Coerneri, 1738

3 volumi in 16 (cm 10 x 16,5) rilegati in un tomo, pp. (24) + 630 con vignetta incisa all’acquaforte al terzo foglio, frontespizio in nero e rosso; (24) + 176 + 27 (di indice) + (1) di addenda, frontespizio in nero e rosso; (12) + 224 + 40 di supplementa + (83) di indice + (1 bianca) con 1 tavola incisa all’antiporta con leggera rifilatura al margine inferiore, frontespizio in nero e rosso. Legatura in piena pergamena coeva. Volume comprendente 3 opere: Johann Vogt, Catalogus historico-criticus librorum rariorum (Amburgo, 1738): seconda edizione (prima edizione 1732) di questa bibliografia di libri rari che conobbe 5 diverse ristampe; Thomas Ittig, Schediasma de autoribus qui de scriptoribus ecclesiasticis… (Lipsia, 1711), edizione originale di questa bibliografia di storia ecclesiastica scritta da Thomas Ittig (Lipsia, 1643-1710), teologo, pastore e professore di teologia nella sua città natale. L’opera fu pubblica postuma a cura di Cristiano Ludovici, teologo luterano, cognato di Ittig. La terza è Gottfried Buchner, Schediasma Historico-literarium de vitiorum inter eruditos (Lipsia, 1718). Buchner è stato il primo a raccogliere una bibliografia sui vizi degli eruditi. Nel trattato l’A. identifica prima i vizi degli eruditi in generale e poi i vizi specificatamente riferiti a certi tipi di studi (storia, filosofia, critica, astrologia). Distingue tra i vizi dell’intelletto e quelli della volontà. I primi nascono quando l’intelletto non lavora in modo corretto e la mente umana ha delle difficoltà a riconoscere le cose e a giungere a conclusioni che permettano di distinguere il vero dal falso e il bene dal male. I vizi dell’intelletto includono: errori e pregiudizi. Il pregiudizio è un terreno fertile per tutti i vizi dell’intelletto come un’eccessiva dipendenza dall’antichità e il desiderio di novità (prajiudicium antiquitatis et novitatis), il desiderio di scrivere (pruritus scribendi), cattivo gusto (corruptio sensus), stupidità (stultitia), pedanteria (pedantismus), la cavillosità (logomachia), e lo scetticismo (scepticismus). Per Buchner i vizi della volontà che gli uomini istruiti condividono con gli incolti sono: avarizia, ambizione, piacere, invidia, cattive maniere e ateismo. I vizi esclusivi degli eruditi sono: il plagio, le falsificazioni e i furti letterari, la mancanza di autocontrollo quando si è coinvolti in polemiche e diatribe scientifiche e modi non leciti di acquisire fama e successo. Cfr. Sari Kivisto, The Vices of Learning. Morality and Knowledge at Early Modern Universities, 2014).

SKU: 30 n.1228

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