Foglio, cm 42,5 x 59, stampato al recto e al verso. Pieghe. Primo numero pubblicato durante le giornate della liberazione di Torino, dell’organo della Democrazia Cristiana. Titolo a tutta pagina: ‘Torino è libera’. Articolo di fondo a firma Gioacchino Quarello: Il grande evento: ‘…Dopo tante rovine, tanto odio…occorre oggi risollevarsi…questo sforzo, non meno pesante di quello della liberazione, troverà certamente deciso e volenteroso tutto il popolo italiano…’. Altri titoli: ‘Mussolini arrestato…'; Il C.L.N. ai torinesi; proclama della Democrazia cristiana: ‘In prima linea domani come ieri'; ‘Come uscirono “i politici” dalle Nuove’ ecc. Il 16 aprile, il C.L.N. aveva proclamato lo sciopero generale contro la fame e il terrore. A macchia d’olio si fermano scuole, trasporti, fabbriche, si organizzano cortei. I tedeschi, schierano i carri – armati davanti a Fiat Mirafiori mentre i fascisti occupano ‘La grandi motori’. Iniziano gli scontri in città mentre i partigiani entrano solo il 27 in città. Contemporaneamente i tedeschi, in tutto circa 75.000 uomini, respinta dal C.L.N. la richiesta di un corridoio per evacuare, iniziano la ritirata la notte tra il 27 e il 28. Pur tuttavia, il 30 a Grugliasco, trucideranno ancora 67 persone. Nel frattempo le truppe alleate in Piemonte al comando del Colonnello Stevens, tendono a ritardare le operazioni, temendo un’insurrezione di carattere rivoluzionario in città. Il 24 aprile, alle 19, viene proclamata dal C.L.N. l’insurrezione generale. Da quel momento lo scontro con tedeschi e fascisti in città sarà retto dalle squadre sappiste, mentre, in ritardo sul piano d’intervento, le truppe partigiane giungeranno solo il 27. Solo a mezzogiorno del 28 aprile Torino sarà libera
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