In 4 (cm 24,5 x 33,5), pp. (2) di pubblicità + pagine numerate da 251 a 279 + (1) di pubblicità con illustrazioni nel testo. Minimo taglietto al margine inferiore bianco delle ultime pagine. Brossura editoriale con illustrazione al piatto anteriore raffigurante un quadro del pittore futurista Renato Di Bosso presentato al Premio Golfo di la Spezia. Numero dell’ottobre 1933 di questa rivista novarese. Dopo la chiusura della rivista “La Libra”, Novara rimase priva di una pubblicazione specificatamente culturale. Per colmare tale lacuna, il marchigiano Alfio Coccia fondò, nella primavera del 1932, il bimestrale illustrato “Il Saggiatore”, che poi cambiò nome dal quarto fascicolo divenendo “Novara Novecento”. La rivista trattava vari argomenti – letteratura, arti figurative, cinema, arredamento, oggettistica, moda – con una particolare cura al ricco apparato iconografico e all’impaginazione, diversa da un numero all’altro, e con copertine su cui erano riprodotte opere di artisti italiani contemporanei. La rivista fu poi costretta a chiudere già alla fine del 1934 a causa dello scarso successo di vendite e dei debiti accumulati da Coccia. A pagina 277 un breve articolo su Renato Di Bosso con il giudizio espresso su di lui da Ignazio Scurto, che fu un collaboratore della rivista, con riferimento al tentativo che dovrebbe fare chi si interessa di arte, nel cercare di comprendere il Futurismo, benché non sia un movimento per tutti, e citazione di un discorso di Marinetti, fatto proprio a Novara, in cui disse: “Coloro che ci fischiano senza conoscerci a fondo sono germani di quelli che nel 19 ci rivolveravano perché fascisti. E’ gente non solo nemica di ogni rivoluzione ma inadatta a seguire ogni movimento rinnovatore”.
SKU: 34 n.958
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