In 8, cm 17,5 x 23, pp. XXXXVIII + 520 con 1 ritratto all’antiporta in bella cornice barocca inciso in rame e 1 tavola più volte ripiegata raffigurante il ‘Lignium febrium’. Firma di possesso alla sguardia. Piena pergamena coeva. Quarta edizione di questo importante saggio dedicato alla classificazione delle febbri malariche (rappresentata proprio attraverso l’albero delle febbri) e alla loro cura grazie all’utilizzo del chinino in alti dosaggi e per periodi successivi alla fase acuta. Rispetto alle precedenti edizioni (la prima del 1712 e le seguenti del 1730 e 1732) questa include, peraltro con frontespizio autonomo, sebbene in sequenza di numerazione, la risposta jatro apologetica del Torti alla dissertazione in merito all’abuso della china china di Bernardo Ramazzini, risposta pubblicata nel 1715 e testimonianza dello scontro tra i due cattedratici sull’utilizzo della china china nella cura delle febbri. La diatriba fu in realtà causata dal progressivo distaccarsi del Ramazzini dalla classica visione ippocratica della medicina legata all’equilibrio degli umori e venne chiusa solo dalla morte del Ramazzini avvenuta a Padova nel 1714. Questa edizione peraltro presenta all’incipit la biografia del Torti scritta da Ludovico Antonio Muratori, qui pubblicata per la prima volta. Sia Torti che lo stesso Ramazzini, colleghi presso lo studio medico modenese ed entrambi medici personali del Duca Francesco II, grazie agli studi fondamentali svolti nei loro campi, sono considerati precursori della medicina moderna e considerati i rappresentanti di un approccio agli studi scientifici considerato pre – illuminista. Saviano, B, Ramazzini e F. Torti colleghi – rivali… 2014.
SKU: 55 n.561
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