In 8 (cm 14 x 22), pp. 138 + (1) di errata + (1). Dedica autografa al piatto anteriore. Brossura editoriale. Scrive l’A. nell’incipit indirizzato al medico Demarchi: “Spedito a S. Genuario per la cura del cholera, ho steso una dettagliata relazione di quanto vi feci ed osservai…”. Segue la dissertazione sul colera di San Genuario “villaggio a due miglia dalla città di Crescentino, al cui comune appartiene, ed a mezz’ora dalla riva sinistra del Po, posto in bassa pianura paludosa e la massima parte coltivata a riso, granaglie e praterie… Gli abitanti sono circa ottocento, tutti contadini, legati l’intiero anno alla gleba… se non vivono agiatamente, non conoscono la vera miseria per il modo in cui è condotta l’agricoltura in quei luoghi, da affittaiuoli ricchi onesti e caritatevoli… per cui hanno il pane, il riso e la polenta. Non usano che raramente carni, hanno però abbondanza di rane… Nel 1835 vi furono in San Genuario sette casi di cholera tutti in un angolo dello la Colombera…”.
SKU: 40 n.4636
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