In 4 (cm 20,5 x 28,5), 45 + (3) di pubblicità. Brossura editoriale. Secondo numero della importante rivista teatrale fondata nel 1946 da Gian Maria Guglielmino, che sarà poi direttore del Teatro Stabile di Genova dal 1955 al 1999, e da Ivo Chiesa, e stampata il primo anno a Genova, poi acquistata, nel 1947, dall’editore milanese Bompiani, grande appassionato di teatro, che la trasferirà a Milano dove la stamperà fino al 1976. In questo numero si segnalano: la pubblicazione del Caligola di Camus, nella traduzione italiana di Cesare Vito Lodovici, e un interessante scritto di Eugenio Montale dal titolo “La malattia del copione”. Montale lamenta, da parte degli uomini di teatro, l’eccessivo lavoro di “taglia e cuci” dei testi originali dei drammaturghi, con la riduzione di testi di valore a copioni inefficaci passati attraverso le mani di mestieranti e non di veri artisti (perdura quindi la vexata quaestio della dicotomia tra letteratura – e quindi arte – e teatro visto come mestiere). Montale salva Strehler, “che ha saputo infondere vita ad un capolavoro astratto come Caligola di Camus”, ma critica la “medietà” del teatro italiano dell’epoca privo di guizzi e incapace di operare efficacemente sui testi degli scrittori. Cita infatti “Strano interludio” di O’ Neill, sottolineando come sia necessario un intervento sul testo originale a meno che non si voglia passare un’intera notte a teatro, ma rilevando i problemi dello spettacolo, da lui visto, in cui erano state addirittura aggiunte battute nuove e operati tagli insensati. Nel numero compare anche la seconda parte (in continuazione dal numero precedente) del ‘Discorso sulla scenografia’ di Enrico Prampolini.
SKU: 34 n.897
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