Carrello 0
4.

Luigi Massuero

Scene e tipi del giornalismo in provincia

Como, Omarini & Colombo, 1891

In 16 (cm 13 x 19), pp. IV + 218 + (2). Brossura editoriale con danno riparato al dorso, gora al piatto anteriore. Dall’introduzione dell’Autore: “Nella mia carriera di giornalista ho scritto in cinque o sei giornali di provincia ed ho abitate cinque o sei città, e siccome è un mio grande spasso quello di studiare i miei simili, così ho notato che in quasi tutte le città vi sono dei tipi che hanno fra loro dei punti di grande rassomiglianza; ed allora sapete che cos’ho fatto? Ho presi tre o quattro di questi tipi per formarne uno che abbia un po’ delle virtù ed un po’ dei difetti degli altri tre o quattro. I miei personaggi sono dunque d’ordine composito e quindi incorporei; e sarebbe un gran dispiacere per me che si credesse che io ho voluto prender di mira, o copiare, delle persone reali…”. Luigi Massuero, giornalista, nacque a Chambery il 15 novembre 1857. A soli due anni perse il padre, Ferdinando, morto nella seconda Guerra di Indipendenza. Come lui stesso racconta, da ragazzo visse in collegio e ben presto fu affascinato dal mondo del giornalismo, che sembrava non fare per lui stando ad un primo deludente approccio con un periodico studentesco. Andò in cerca di fortuna a Parigi, poi rientrò in Italia dove iniziò l’attività giornalistica. Fu attivo a Verona, a Pavia, dove si distinse per la sua verve polemica e a Milano, dove lavorò per “Il Caffè”, testata che poi lasciò quando venne chiamato a Como, alla direzione del giornale monarchico “L’Araldo”. Figlio degli ideali risorgimentali, libero pensatore, anticlericale, fu sempre un sostenitore di casa Savoia. Arrivò a Como nel maggio 1889, e rimase al giornale fino al 3 marzo 1892, quando lo lasciò per dissidi con il direttore. Proprio nel 1892 fondò a Como un nuovo giornale “La Provincia”. Massuero, che pare avesse problemi di udito, aveva una situazione familiare delicata. Il suo matrimonio con l’attrice Vittoria Matis (nata a Savigliano nel 1854) non funzionò; Massuero si rifece una vita affettiva ed una famiglia con Clotilde Nobili (nata a Pavia nel 1855) da cui ebbe due figli, Ferdinando e Luigina, che furono anche collaboratori del giornale (Alberto Longatti, “Novecento quotidiano. Un giornale lombardo nella storia nazionale, 1892-2002″, 2002, p. 22).

SKU: 55 n.1021

100,00 €

Condividi:
Email this to someone Share on Facebook Tweet about this on Twitter Share on Google+ Share on LinkedIn
Product ID: 105014 COD: 55 n.1021. Etichetta .

Fai subito una domanda su questo articolo