10 volumi rilegati in 5 tomi in 16 (cm 11,5 x 19), pp. (14) + III-LXIV + 228 con ritratto dell’A. inciso all’acquaforte in antiporta; 286; 226 + (2); 439 + (1 bianca); 331 + (1 bianca); 204; 303 + (1 bianca); 375 + (1 bianca); 269 + (3 bianche); 273-647 (ma 576 per errori di numerazione). Legatura coeva in piena pergamena. Edizione completa in 10 volumi di quest’opera di diritto naturale di area germanica di cui Pufendorf divenne il massimo esponente nel corso della seconda metà del Seicento. Il diritto naturale di Pufendorf era incentrato sullo Stato. Condivideva l’individualismo delle teorie di Hobbes e di Locke nella misura in cui lo Stato era considerato l’unione di singoli individui che rinunciano alla libertà dello stato di natura per difendersi l’uno dall’altro. Ma, risentendo dell’influenza dello stoicismo, Pufendorf metteva in risalto la natura sociale dell’uomo molto più dei suoi colleghi inglesi. È vero che l’uomo ha istinti aggressivi e lotta per conservare se stesso, ma è altrettanto vero che egli è impotente senza l’aiuto degli altri e incapace di vivere da solo. Pertanto, il concetto di socialità (socialitas) è fondamentale nella dottrina di Pufendorf. Da questo principio derivano i diversi obblighi dell’uomo, verso Dio, se stesso e gli altri, e la dottrina di Pufendorf è essenzialmente una teoria dei doveri. Del tutto coerentemente con il luteranesimo, Pufendorf sottolinea l’obbligo dei subordinati nei confronti dei superiori. Pufendorf visse ed operò in nazioni in cui si stava sviluppando l’assolutismo e la sua dottrina di diritto naturale non poteva non recarne traccia (W. di Palma, “Cristina di Svezia. Scienza ed alchimia nella Roma barocca”, 1990, p. 47).
SKU: 55 n.1377
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