In 16, cm 8,5 x 15, pp. XXIV + 406 + (2). Antica firma di proprietà al frontespizio. Qualche gora all’interno dell’opera. Piena pergamena coeva. Probabile seconda edizione delle Prose di cui si conosce una edizione datata 1649. Queste, come peraltro quasi tutti gli altri scritti del Ciampoli, furono pubblicati postumi per cura dell’amico Sforza Pallavicino, che operò un lavoro di censura e ripulitura sia linguistica che ideologica finalizzato a eliminare ogni riferimento al metodo scientifico e alla filosofia naturale. Ciò limita, almeno in parte, la percezione degli elementi di novità di questo importante personaggio della curia romana, che ebbe per molti anni un’intensa frequentazione personale ed epistolare con Galileo. Anzi, il Ciampoli fu al centro delle manovre finalizzate alla pubblicazione del ‘Dialogo’, e si occupò delle trattative con il Papa e il censore Riccardi e delle correzioni da questi indicate. La pubblicazione, che avvenne, nel febbraio 1632, scatenò però le ben note polemiche e reprimende che fecero insorgere nel Papa Urbano VIII la convinzione di essere stato raggirato al punto di definire il Ciampoli come ‘amico di nuova filosofia’. Vinciana, III, 3380. Graesse, II, p. 155, entrambe per l’edizione 1649.
SKU: 30 n.1089
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