In 16 (cm 12 x 17), pp. 16. Brossura editoriale stampata in doppio colore. Seconda e ultima pubblicazione della collana “Idearii” diretta da Gio Ponti. Al piatto posteriore si legge: “Noi non vi vendiamo carta, copertine, sovracopertine, fasce, cellofane, risguardi, frontespizi, margini, colori, ecc. Noi vi vendiamo idee”. Al contropiatto anteriore sono annunciati altri 8 titoli in preparazione che non vennero però pubblicati. Breve testo introduttivo di Gio Ponti che scrive: “La macchina è fra i determinanti insopprimibili delle contingenze delle nostre condizioni di vita, della nostra condizione di creature, della nostra civiltà. Maledirla è assurdo; contrapporre natura a macchina è inane: anche la macchina è natura”. Segue il saggio di Armando Melis nato ad Iglesias, in Sardegna, nel 1889. In seguito si trasferì a Torino e fu architetto e progettista attivo in Piemonte negli anni tra le due guerre. Melis riflette sul rapporto tra urbanistica e industrializzazione ipotizzando un “piano regolatore della nazione”, unico e fondamentale piano regolatore “che tutti li prevede e li assomma, necessaria premessa e scopo ultimo… Fra cento anni sembrerà assurdo che un uomo abbia avuto la volontà e la possibilità di impiantare una fabbrica senza prima aver definito dove…fra cento anni sembrerà assurdo che un operaio abbia trovato lavoro e non una casa, che si offrisse lavoro senza curarsi di offrire un tetto, che si offrisse magari assistenza medica e sociale per legge e nella legge non si parlasse di alloggio”.
SKU: 29 n.5112
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