In 8 (cm 13 x 22), pp. (4) + 148. Fioriture sparse alle pagine. Legatura coeva in mezza pelle. Edizione napoletana di quest’opera di diritto criminale di Tommaso Nani, nato a Morbegno nel 1757, allievo del penalista Luigi Cremani. Fu figura di primo piano all’interno della facoltà di legge di Pavia. Nel 1812 furono pubblicati i “Principii di giurisprudenza criminale”, primo volume di un’opera rimasta in realtà incompiuta. L’opera è dedicata “alle nozioni preliminari e ai concetti generali del diritto penale, e caratterizzata da una progressiva evoluzione del pensiero giuridico dell’Autore verso concezioni legalistiche e codicocentriche, direttamente influenzate sia dalle esperienze normative d’oltralpe che dall’opera di codificazione penale tentata tra il 1801 e il 1810 nella Repubblica Italiana e nel Regno Italico, cui partecipò lo stesso Nani, portata a termine con la promulgazione, nel 1807, di un autonomo codice di procedura penale e con l’entrata in vigore, nel 1811, della traduzione del codice penale francese” (A. Santangelo Cordani, “Le retoriche dei penalisti a cavallo dell’unità nazionale. Le letture dell’Istituto lombardo Accademia di scienze e lettere”, 2011, p. 44).
SKU: 55 n.1375
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