Pensieri sulla legge in corso avanti alla Camera dei Deputati per la concessione di favori e di privilegi ad una società di credito fondiario ed agricolo e proposta di altri mezzi per provvedere i capitali circolanti dei quali difetta l’agricoltura italiana

In 8, pp. 42 + (2). Br. rifatta. Dall’introduzione: ‘Il cercare ai banchieri ed al commercio i capitali necessari all’agricoltura è vana impresa. Le Banche e le Società di Credito, sia esso fondiario, agricolo o commerciale, non creano i capitali, accelerano e rendono più facile la circolazione dei capitali esistenti, economizzano alla società una parte del valore dei metalli preziosi in moneta ed il consumo dei medesimi, ma non possono perciò vivere di vita propria ed utile se non nelle società che sono già ricche, già abbondanti di capitali circolanti’.

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