In 8, cm 17 x 25, pp. 166. Brossura editoriale con danni riparati al dorso. Raro e poco conosciuto saggio, pubblicato in contemporanea con la sanguinosa serie di scontri ed eccidi polizieschi che avvennero in quell’anno a causa dello sproporzionato aumento del costo del pane, in particolare dopo gli scontri del maggio che videro la morte di diversi manifestanti. Fiorelli collocandosi nel solco del liberalesimo conservatore (che però egli vede ormai deformatosi in italia), critica sia i partiti e i personaggi al potere, che non riescono a vedere altro che fatti politici, cioè gioco di passioni cieche e personali dietro ai fatti sociali e non l’espressione della profonda crisi economica determinata unicamente dall’enorme sistema tributario e critica dall’altra parte i ‘partiti sovversivi’ che si, hanno un programma disinteressato, un ideale, che però è costituito solo da criminose utopie. Svincolatosi così dalla guerra delle fazioni e dai capi banda (rudiniani, crispini, giolittiani ecc.) che ‘…non hanno alcun programma all’infuori di quello di convitare i loro aderenti al banchetto quotidianamente imbandito dei pubblici bilanci…’, l’autore incita a una riforma tributaria ‘…che deve riparare a 38 anni di ingiustizie sociali commesse non soltanto in danno dei poveri ma anche, e forse di più, in danno dei voluti ricchi…’. Viene così analizzato il sistema dei dazi, l’opera devastatrice del debito pubblico, la produzione cerealicola, e l’industria agraria, il problema dell’imposta fondiaria ecc.
SKU: 54 n.528
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