In 8, pp. 808. Rilegatura in mz. tl. coeva. I primi dodici numeri, mezza annata, di questa rivista quindicinale di letteratura e politica pubblicata a Lugano, diretta da Labriola e Angiolo Oliviero Olivetti, che iniziò il suo corso editoriale nel 1906. Pagine libere, rivista di esuli italiani in Svizzera, conobbe poi una diffusione ampia ben oltre i confini elvetici, divenendo la nuova rivista teorica del sindacalismo e finendo per attrarre anche chi era estraneo alle vicende e alle questioni politiche. Sulla prima serie si intensificarono gli interventi, da quelli di Paolo Orano a quelli di Guido Angelotti, tesi a dipingere un nuovo volto del sindacalismo. Olivetti teneva la rubrica "La politica della quindicina" nella quale dava sfogo al suo acceso antigiolittismo, firmando i suoi interventi con lo pseudonimo di Ausonio Semita in ricordo delle sue origini ebraiche. Moltissimi i contributi fra i quali si segnalano: "Un cancro roditore dello Stato. La veridica storia della Società di Terni. Breda e Brin fondatori della Terni"; Il caso Pascoli; Socialismo, sindacalismo e sociologia; Giosuè Carducci; Nell’anniversario della Comune di Parigi; Blanqui; L’anarchismo nella dottrina e nel movimento; Giorgio Sorel; Una democrazia cesarea; Nel sessantesimo del manifesto dei Coministi; ecc…
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