In 16, pp. 332. Br. ed. Perfetto es. Edizione dello stesso anno della prima. Opera nella quale Blanc, ormai in esilio a Londra, ristampa molti suoi articoli pubblicati sul "Nouveau monde", relativi alle sue azioni durante la rivoluzione di febbraio. Egli era stato membro del governo provvisorio al cui ministero degli interni sedeva Ledru-Rollin. Fu per Blanc l’occasione di mettere in atto molte sue idee economiche, a cominciare dagli atelier sociaux che però diedero risultati disastrosi. Tentò anche di istituire un ministero del lavoro, fatto estremamente innovativo, senza però riuscirvi. Venne tuttavia nominato presidente della commissione governativa per i lavoratori, istituita al fine di realizzare una indagine sulle condizioni del lavoro. Dopo l’insurrezione del 15 maggio, con l’avvento del partito moderato, dovette fuggire dalla Francia, rischiando anche la vita, e fu prima in Belgio poi a Londra. La corte di Bourges lo condannò in contumacia alla deportazione. Proprio in merito a questo fatto egli scrive nella prefazione di questo testo: "or, que dans les accuses de Bourges la Haute Cour ait vu solament des profanateurs des sanctuaires des lois, les héros de Paris agité, qui donc l’oserait prétendre? Le crime jugé a Bourges porte un nom, aujourd’hui bien connu: il s’appelle le Socialisme".
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