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Corrado Puccetti, Leonardo A. Spagnoli

P. N. F. Prima mostra nazionale del Dopolavoro, Roma, anno XVI

Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1939

In 4 (cm 25 x 30 circa), pp. (28) con 98 tavole con riproduzioni fotografiche perlopiù in bianco/nero e 1 tavola ripiegata. Legatura editoriale in iuta grezza (leggero alone al margine interno del piatto anteriore, un paio di parole dell’introduzione sottolineate con matita colorata, ma buon esemplare nel complesso). Testi introduttivi in italiano/inglese/tedesco/francese di Corrado Puccetti (direttore generale dell’OND dal 1935 al 1939) e di Leonardo A. Spagnoli (direttore della mostra). Poco comune pubblicazione con bell’apparato iconografico della prima mostra del Dopolavoro organizzata presso il Circo Massimo e tenutasi da maggio ad agosto 1938. La mostra fu fortemente voluta da Achille Starace, segretario del P. N. F., e organizzata e gestita direttamente dall’Opera Nazionale Dopolavoro che decise di affidarne l’organizzazione artistica a Cipriano Efisio Oppo, già responsabile artistico della Mostra della Rivoluzione Fascista del 1932 e della Mostra delle Colonie estive tenutasi sempre al Circo Massimo nel 1937. Oppo sarà coadiuvato da Guerrini, Alfio Susini e dall’ingegnere Raffaello Lolli Ghetti. “Accanto alle strutture preesistenti, riadattate all’uopo, vengono realizzati un Villaggio Rustico (con l’esposizione, in apposite costruzioni in muratura, di cucine appartenenti alla tradizione italiana), su progetto di Puppo e Susini, uno stabilimento balneare dotato di tre piscine, ad opera di Annibale Vitellozzi, un’arena per le feste per manifestazioni sportive e spettacoli teatrali, disegnata da Claudio Longo, e una pista di pattinaggio; viene inoltre sistemato da Luigi Orestano un nuovo ingresso monumentale, contraddistinto dalla presenza di quattro enormi statue in gesso raffiguranti il lavoro, il teatro, lo sport, e la cultura, elementi cardine dell’organizzazione del Dopolavoro. Nonostante siano oltre cento gli artisti chiamati da Oppo a illustrare la vita e le opere dell’istituzione, stranamente l’esposizione trova scarso riscontro nelle riviste di architettura del tempo, che invece riservano ampio spazio alla successiva Mostra del Minerale. Franco Petrucci è l’autore dell’allestimento del padiglione dell’organizzazione generale il cui vestibolo era arricchito da un pannello con una sintesi pittorico-plastica di Sironi” (Cristiana Volpi, “Il Palazzo delle Poste di Alessandria. Franco Petrucci architetto negli anni del regime”). Nel catalogo presente una tavola doppia in apertura con fotografia dell’ingresso monumentale, il pannello di Sironi, foto dei diversi padiglioni anche mediante la giustapposizione delle immagini mediante la tecnica del fotomontaggio, le piscine, immagini di folla, l’affresco di Gino Severini dal titolo “L’apoteosi del lavoro fascista”, il padiglione del teatro, della musica, della cultura, immagini di gare sportive, l’arena delle feste, balli in abiti tradizionali nel villaggio rustico, la cucina romagnola, la cucina napoletana, il carretto romano che porta il vino dei Castelli, e molto altro.

SKU: 29 n.4848

600,00 €

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