In 16 (cm 12,5 x 18), pp. 79 + (1). Cartonatura rifatta con carta coeva. Edizione originale molto rara di questa tragedia scritta dal poeta e tragediografo astigiano ebreo Simeone Clava di cui si hanno scarse notizie. Nella raccolta “Teodia o sia Inno filosofico a Dio. Odi semilibere”, stampato a Livorno nel 1836, compare un sonetto dedicato a “Simeone Clava poeta israelita d’Asti”. La tragedia si rifà ai Canti di Ossian, con il rapimento della giovane Oitona e dell’anziano padre Morni da parte di Duromante, e il tentativo di Latmo, fratello di Oitona, e di Gaulo, innamorato della giovane, di riportare i due in libertà sconfiggendo Duromante. La scena è nella reggia di Cuta (Cuthal), una delle Orcadi. Nell’introduzione l’A. spiega che la tragedia fu rappresentata ad Asti nel febbraio 1829 “da mediocre compagnia e venne più della mia aspettazione applaudita” cosa che comprovava “la bontà magnanima dei miei concittadini intenti ad incoraggiarmi”. Seguono alcuni saggi di traduzioni dall’ebraico: il capitolo d’Isaia e il lamento di Davide.
SKU: 30 n.1556
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