In 4 (cm 22 x 30,5), pp. (10) + VIII + 283 + (1 bianca) con 1 ritratto all’antiporta raffigurante Francesco Loredano, doge di Venezia, cui è dedicata l’opera, e 34 grandi tavole finali più volte ripiegate incise all’acquaforte. Vignetta incisa all’acquaforte al frontespizio. Titolo stampato in nero e rosso. Minimo forellino di tarlo alle prime 4 carte. Legatura in piena pelle coeva con abrasioni ai piatti e un reintegro di pelle al margine superiore del piatto anteriore. Esemplare ad ampi margini stampato su carta forte. Edizione originale di quest’opera del conte bresciano Giambattista Suardi in cui sono descritti gli strumenti che consentono il disegno delle curve matematiche compreso un apparecchio inventato dallo stesso Suardi, la “penna geometrica” – una penna applicata a un braccio girevole di lunghezza adattabile – che consente il disegno di quasi 1273 curve dall’A. definite “fiori geometrici” o “anelli prestigiosi”. “Conosciuta la geometria cartesiana nei trattati del Milliet de Chasles e di Maria Gaetana Agnesi, si spinse a studiare nuove curve e a inventare gli strumenti atti a descriverle e tutto vi riunì in un elegante trattato (Brescia 1752) – incidentalmente vi si interessa del futuro passaggio di Venere sotto il disco solare che nel 1761 permetterà di determinare distanza e grandezza assoluta dei pianeti – Vi è pure un interessante accenno a una macchina col sistema del mondo di Gaspare Charlton, conservata in Londra dal 1735″ (“Guardare il firmamento dalla Specola Cidnea”, 1967, p. 8). Riccardi, I, 479. Choix, 7832: Belle edition. Loria, Storia delle Matematiche, pag. 632.
SKU: 55 n.1494
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