In 8, pp. 384 con un ritratto all’antip. di Domenico Cappa. Legatura in mz. tl. coeva. Raccolta di memorie del comandante di polizia Domenico Cappa pubblicata a un anno di distanza dalla prima che aveva ottenuto un buon successo editoriale. In questo volume, contenente aggiunte rispetto al primo, si trovano anche spunti polemici e di critica nei confronti della stessa polizia. Cappa ricorda infatti episodi quali la strage di Torino del 1864, quando la polizia massacrò dei pacifici dimostranti che protestavano per il trasferimento della capitale a Firenze, e fatti di corruzione e di cattivo comportamento da parte di graduati delle guardie di P. S. Sono inoltre rammentati lo scandalo che colpì il questore di Torino e quotidiani fatti di arrivismo e di invidia reciproca all’interno del corpo. Domenico Cappa fu guardia del corpo di Cavour, fece quindi carriera nella polizia divenendo maresciallo delle Guardie di Pubblica Sicurezza a Torino. Fu poi trasferito a Milano e anche qui si fece benvolere dalla città. Cappa afferma infatti di non aver mai estratto dal fodero la sciabola d’ordinanza e di aver sempre fermato i malfattori solo grazie al suo carisma e alla prestanza fisica.
SKU: cat. n.79
80,00 €