In 4, pp. 4. Stemma xilogr. al fr. e capolettera. Data anticamente manoscritta. Lieve mancanza al margine sup. della seconda carta. Alone al fr. Manifesto contenente il divieto di stabilire una fabbrica di maioliche per la durata di quindici anni essendo stata concessa con il Memoriale a capi la privativa a Pietro Bistorto, il quale godé per 15 anni del privilegio privativo della fabbrica di maioliche. In realtà, nel 1725, Giorgio Rossetti, originario di Marcello, aveva fondato a Torino in via Po, una fabbrica di maioliche. Era in seguito intevenuto il banchiere Pietro Bistorto a rilevare la fabbrica. Nel 1737 Giorgio Giacinto Rossetti di Pinerolo, nipote di Giorgio Rossetti di Macello, fondò, sempre a Torino, una fabbrica di maioliche cui Vittorio Emanuele concesse la privativa. In questo documento si inibisce a chiunque "di vender… in questi Stati di qua da Monti e Colli alcuna sorta di maiolica eccettuata quella che si farà nelle fabbriche d’esso Bistorto". I bottegai che hanno acquistato maioliche straniere, prima della promulgazione del manifesto, devono fare la consegna delle stesse. Bistorto sarà autorizzato a far visita ai magazzini e avrà accesso agli inventarii. Nel caso dovesse rinvenire materiale eccedente rispetto a quanto è stato dichiarato, potranno essere comminate pene in denaro ai bottegai.
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