In 4, pp. (4). Stemma xilogr. e capolettera. Data anticamente manoscritta al fr. Manifesto contenente il permesso relativo alla possibilità d’introdurre negli stati sabaudi maioliche forestiere "onde sia permesso d’or avanti a chichessia d’introdurre e vendere la majolica procedente da Paesi stranieri". La privativa per la produzione delle maioliche era stata concessa nel 1743 ai fratelli Giorgio Giacinto e Giovanni Battista Rossetti originari di Pinerolo. Tuttavia, non riuscendo i Rossetti a pagare la tassa relativa all’esclusività della vendita, dato l’aumento dei costi di spesa dei materiali di fabbricazione, decisero di rinunciare al privilegio accettando la concessione della vendita delle maioliche prodotte all’estero. In realtà questa decisione, aprendo il mercato alla concorrenza, fu poi la causa della decadenza della fabbrica dei Rossetti. Essi tennero comunque la manifattura della maiolica e della porcellana fino alla fine del Settecento ed anche nei primi anni del secolo seguente.
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