In 4 (cm 23 x 31) pp. XV + (1) + 398. Illustrazioni in bianco/nero intercalate al testo. Fioriture sparse alle pagine. Legatura editoriale in piena tela. “Oltre l’eleganza e la nobiltà della stampa e del sesto con la buona legatura, come suole presentare tali opere artistiche il comm. Hoepli… in quest’opera ragguardevole della sig.ra Pittaluga, sopra l’incisione italiana nel Rinascimento, primo pregio è l’aver raccolto dalle molte collezioni pubbliche e dalle opere speciali e generali che toccano dell’incisione, come appare dalla ricca bibliografia delle note, un magnifico corredo illustrativo dello svolgimento dell’incisione nel Cinquecento quale avvenne in Italia, e l’averlo ordinato per forma da porre sott’occhio del lettore il meglio… Per quanto la Pittaluga escluda dal suo studio l’incisione illustrativa dei libri, forse futura materia d’altro suo lavoro, estende però le sue ricerche anche all’incisione italiana nel secolo precedente, toccando dell’origine dell’incidere nel rame, la cui invenzione il Vasari attribuisce a Maso Vinciguerra, per gli adattamenti che dell’arte del niello s’andò facendo alle lastre di rame con delinearvi e decorarvi figure, come dimostra l’aspetto di niello delle prime stampe incise quattrocentesche, ad esempio quelle di Antorio Pollajolo, Jacopo Francia, e altri anonimi… Col Raimondi s’apre il secondo pregio di tutto lo studio della Pittaluga e la parte sostanziale del volume, dove la esposizione vivace, mentre si frammischia all’esame e alla discussione delle opere degl’incisori, dimostra l’acutezza e la perspicacia dell’osservazione e dei raffronti meritevoli di nota. Qui l’autrice applica il criterio, da lei scelto pel giudizio dell’incisione: criterio non genetico o storico o tecnico, ma puramente artistico e piuttosto pittorico…” (“La Civiltà cattolica”, 1931, p. 350 e ss.).
SKU: 55 n.1319
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