In 4, pp. 20. Ricorso presentato dal prete Francesco Peirano per implorare la protezione del senato "contro le replicate indebite violenze ed oppressioni fattegli da questa arcivescovile curia e dal Revmo suo general vicario…". Peirano era creditore di 1.500 lire nei confronti di Giacomo Mellini per averlo ospitato in casa propria, insieme ai figli di questo, ed aver provveduto al loro sostentamento. Inoltre dalla casa di Peirano erano sparite delle posate d’argento, quindi Peirano, che custodiva in casa dei mobili di Mellini, decide di tenerli fin quando non sarà saldato il debito. Tra i due nacque un alterco perché Mellini insisteva per portare via i suoi mobili. Accorse l’Ufficiale di Guardia richiamato dalle urla della lite, la guardia chiese a Peirano la consegna delle chiavi di casa. Le chiavi vennero quindi consegnate alla cancelleria della reverendissima curia arcivescovile. Il vicario decide quindi che la casa dovrà essere riaperta, Mellini dovrà rientrare in possesso dei propri mobili e Peirano delle chiavi di casa. Si appella quindi Peirano perché si vede privato del proprio pegno.
SKU: 24 n.0936
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