In 16 (cm 14,5 x 19,5), pp. (8) + 103 + (1 bianca) + (8) di indice. Legatura coeva in piena pergamena leggermente corta al piatto anteriore con sguardie rinfrescate. Ristampa della prima edizione, stampata da Aldo nel 1569, e poi nuovamente nel 1572, delle Rime di Annibal Caro comprendenti perlopiù sonetti di argomento vario. Presente anche la canzone ‘Venite a l’ombra de’ gran gigli d’oro’ che procurò all’A. un’accesa controversia con un altro noto letterato del tempo: Ludovico Castelvetro. La canzone era stata stata composta da Caro nel 1553 in lode della famiglia Farnese e dei Reali di Francia. Castelvetro recensì la poesia in maniera assai negativa e da qui partì una querelle fra i due a suon di scritti polemici che finì addirittura con una denuncia all’Inquisizione di Castelvetro tacciato di eresia.
SKU: 30 n.1701
500,00 €