In 24 (cm 10 x 15), pp. 48. Cartonatura rifatta. Edizione stampata ad Asti del celebre racconto popolare di Giulio Cesare Della Croce. La storia di Bertoldo, un uomo estremamente brutto e altrettanto saggio che viene alla corte del re longobardo Alboino, ha preso la forma di un testo letterario grazie al fabbro bolognese, cantastorie e narratore, Giulio Cesare Croce. Nel 1606 Croce ha pubblicò un’opera intitolata ‘Le sottilissime astutie di Bertoldo’ e, due anni dopo, la seconda parte, che continuava la tematica del testo precedente, intitolata ‘Le piacevoli e ridicolose semplicità di Bertoldino, figlio del giù astuto Bertoldo’. Quello di Croce fu un rifacimento in volgare del testo scritto originariamente in latino, Dialogus Salomonis et Manolphi, e noto già nel basso Medio Evo sotto il titolo El dialogo de Salomon e Marcolpho. I due testi di Croce non sono altro che una serie di episodi ambientati in Pavia o in Verona, dove presumibilmente si trovava la corte del re longobardo Alboino, collegati per via degli stessi protagonisti. Il carattere didattico dell’opera, ideata per l’istruzione e allo stesso tempo per il divertimento degli strati più larghi del popolo, si percepisce facilmente in più particolari. Edizione non datata, ma ascrivibile al primo Ottocento. Cfr. Danilo Capasso, “L’Italia altrove. Atti del III Convegno internazionale di Studi”, 2011, p. 135.
SKU: 55 n.987
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