In 16, pp. 494. M. pl. coeva con fr. al d. Edizione stampata a Bruxelles, contemporanea a quella di Parigi, della prima annata di questa rivista redatta all’inizio dell’esilio di Londra da Louis Blanc. La rivista durò solo un anno e mezzo e terminò la pubblicazione nel marzo 1851. Nei suoi articoli pubblicati sul "Nouveau Monde", Blanc difende essenzialmente le sue azioni nei fatti del 1848, confluiti nel racconto del 1850 nelle Pages de l’histoire de la revolution de 1848. Di impostazione decisamente anti liberale, si oppose ai sistemi competitivi del mercato, in grado solo di emarginare i più deboli. Al fine di emancipare le classi più povere progettò i laboratori sociali, sistema che permetteva la proprietà comune dei mezzi di produzione. Dopo la rivoluzione di Febbraio e la caduta di Luigi Filippo, Blanc divenne membro del governo provvisorio. In quest’occasione riuscì a mettere in atto il suo progetto di laboratori nazionali, progetto che ebbe risultati disastrosi e che egli stesso rinnegò successivamente non per l’idea di base, che continuò sempre a ritenere salvifica nei confronti della classe operaia, bensì per i modi di attuazione. Lo stato avrebbe dovuto sostenere una sorta di associazionismo in grado di istituire officine dove gli operai trovassero un salario equo e una redistribuzione dei profitti. In seguito queste officine sociali sarebbero state in grado di assorbire anche le altre imprese private con cui erano in concorrenza.
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