In 16 (cm 13 x 19), pp. 293 + (1 bianca) + (2). Brossura editoriale. “Alla fine del secolo, Octave Mirbeau ha tentato di fornire una rappresentazione dei costumi attraverso uno specchio olfattivo. Ipersensibile agli odori, l’autore ha superato la metafora per giungere a identificare per ciascun personaggio, luogo, situazione o paese, le emanazioni che lo contraddistinguono. Effluvi e profumi diventano segnali della condizione di una società stretta nella morsa della corruzione e dell’ipocrisia borghese… Memorie d’una cameriera, pubblicato nel 1900, traccia una panoramica degli odori dell’epoca: puzzo di piccola e media borghesia, effluvi sospetti di luoghi equivoci, esalazioni balsamiche di persone per bene, fino alla spaventosa assenza di odore della camera di Madame Lanlaire, la quale, non fornendo alcun indizio, lascia presagire tutto il peggio. Celestina, la protagonista, fa ‘la domestica’ di mestiere, un’occupazione ibrida, poiché le permette di apprendere le abitudini delle classi più abbienti, senza però consentirle di condividerle. Le viene richiesta la pulizia esteriore, ma i profumi cosmetici che le vengono offerti hanno solo scopi perversi…” (B. Munier, “Storia dei profumi. Dagli dei dell’Olimpo al cyber-profumo”, 2006, p. 98).
SKU: 55 n.827
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