In 8 (cm 18,5 x 28), pp. 236 con riproduzioni fotografiche in bianco/nero. Bruniture ai primi e agli ultimi fogli bianchi. Legatura editoriale in piena tela con sovraccoperta. Testo su due colonne in italiano e traduzione inglese. Catalogo della mostra curata dallo svizzero Harald Szeemann tenutasi alla Biennale di Venezia nel 1975. La macchina celibe è la denominazione che Marcel Duchamp ha dato alla parte inferiore del suo Grand Verre. Le opere presentate da Szeemann evidenziavano l’aspetto di ‘apparati’ che riguardavano il corpo e le sue varie attività . La macchina celibe rappresenterebbe il tentativo di esorcizzare il passare del tempo attraverso una chiusura nei confronti del mondo esterno: l’arte come castello incantato dove rimanere giovani per sempre, a patto di trasformarsi in una macchina per dipingere. La macchina celibe è un delirio autoerotico in cui l’energia (il seme) non viene rilasciata ma continuamente reinvestita nell’ossimoro di una produzione asessuata. Testi di: Marc Le Bot, Bazon Brock, Michel Carrouges, Michel de Certeau, Jean Clair, Peter Gorsen, Gilbert Lascault, Jean Francois Lyotard, Gunter Metken, Alain Montesse, René Raddrizzani, Arturo Schwarz, Michel Serres.
SKU: 29 n.4924
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