In 8 (cm 14 x 22,5), pp. (2) + 240. Etichetta di ex libris di Mario Gorino al contropiatto anteriore. Timbri di estinta biblioteca all’inizio e in fine. Minima galleria di tarlo al margine interno delle prime due carte. Legatura in mezza pelle novecentesca. Seconda edizione ampliata pubblicata durante il periodo repubblicano. L’edizione originale era apparsa nell’anno VII del calendario rivoluzionario (1799), con una dedica al governo provvisorio, tuttavia non si conosce nessun esemplare di questa edizione poiché – come scrive l’A. – “la tirannia fece perire l’intera edizione”. Esemplare di particolare interesse, perché appartenuto allo storico Mario Gorino, la cui tesi di laurea, proprio su Gerolamo Spanzotti, si intitolava “Il giansenismo e Gerolamo Spanzotti”. A questa fece poi seguito il saggio “Girolamo Vincenzo Spanzotti. Contributo alla storia del Giansenismo piemontese”. A Gorino si deve peraltro la datazione della prima edizione della ‘Tirannia dei re’ e, infatti, in tal senso, si collocano alcune sue annotazioni manoscritte presenti su questa copia a lui appartenuta. La seconda edizione dell’opera di Spanzotti si apre con un sonetto “Ai popoli liberi” e un accenno, in nota, all’uomo del secolo: Bonaparte. Spanzotti scrive quest’opera per “illuminare” la borghesia più colta e per combattere una lotta contro gli antichi pregiudizi, contro la tirannia dei re e principi, contro l’oppressione morale della Chiesa e dello Stato, contro il Capitalismo e persino contro chi non professava le idee della Filosofia dei Lumi. Gerolamo Spanzotti (1741-1812), sacerdote e avvocato collegiale, fu chiamato dai Francesi a far parte del Consiglio di Torino nel 1799 e poi fu segretario dell’Università durante gli anni napoleonici.
SKU: 55 n.2235
450,00 €