In 8, pp. 65 + (1b) + (1) + (1b). Lievi danni al dorso. Br. ed. Importante saggio che analizza la presenza delle teorie vichiane nel Platone di Vincenzio Cuoco. Tema della filosofia vichiana fortemente sentito da Cuoco fu la celebrazione della antichissima sapienza italica, spunto che sviluppò tra il 1803 e il 1806 quando contrappose all’egemonia francese il primato autoctono della nazione. Fece anche proprio l’ideale vichiano della "monarchia perfettissima", di uno Stato retto energicamente da una minoranza di dotti e di forti, il modello, cioè, che ispirò a Napoli, negli ultimi decenni del Settecento, tanto la politica dei riformatori, quanto, dopo la svolta reazionaria della monarchia, i congiurati del 1794e i rivoluzionari del 1799 (Cfr. Cortese, 1927, p. 104). Entro questa prospettiva Cuoco si definì cultore e continuatore di Vico e, nel corso degli anni Novanta, ne ricercò e raccolse a Napoli gli opuscoli perduti e, i manoscritti proponendosi di curarne l’edizione.
SKU: 38 n.7558
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