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Girolamo Baruffaldi

La Tabaccheide. Ditirambo… con le annotazioni

Ferrara, Eredi di Bernardino Pomatelli, 1714

In 8 (cm 17 x 23,5), pp. 240. Legatura in piena pergamena. Edizione originale di questo poema burlesco in versi sciolti sul tabacco. L’A., accanito consumatore di tabacco al gelsomino, lo riteneva un elemento distintivo per l’artista o il professionista delle classi abbienti. Il tabacco, inoltre, era un argomento prezioso per la conversazione e Baruffaldi lo avrebbe volentieri sostituito al vino nel brindisi “come co’ bicchieri s’invitano anticamente gli amici così ora si dovranno salutare colle scatole e col tabacco”. Il tabacco “si portava stretto ed involto nelle carte” per essere poi chiuso nelle scatolette portatili di carta, di bosso, di avorio o di metalli fini con pietre preziose incastonate. L’opera trattava anche della coltivazione della pianta, del commercio e della sua diffusione in Italia. Il poema si conclude a pagina 92, segue, fino a pagina 220, un nutrito apparato di note. Bell’esemplare.

SKU: 55 n.1025

400,00 €

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