In 8 (cm 14 x 22,5), pp. VIII + 280. Danni riparati al dorso. Brossura editoriale. Saggio in cui Raffaele Garofalo, seguace di Lombroso, ed esponente e portavoce dell’ambiente conservatore meridionale, entra direttamente in polemica con le posizioni politiche di Enrico Ferri rinvenendo nell’ideologia socialista nient’altro che una “superstizione” che non aveva nulla a che spartire con le posizioni della scienza positiva. Garofalo si presenta come un tardo apologeta dell’ancien regime, individuando la perfezione nell’aristocrazia cui egli apparteneva avendo il titolo di barone. Secondo Gramsci, Garofalo rappresentava la “vecchia tradizione del latifondista meridionale” che considera l’ineguaglianza sociale come un effetto dello sviluppo sociale e un “mezzo di progresso morale e intellettuale”.
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