In 8 (cm 17 x 24), pp. 36. Brossura editoriale. Numero di ottobre 1952 di questa rivista letteraria pubblicata dall’Associazione dei medici scrittori italiani. Fra i contributi presenti: Aldo Spallicci, Medici scrittori; Carlo Levi, La barcaccia e l’orologio; Mario Tobino, Il professore; ecc… Si segnala inoltre la pubblicazione di un inedito di D’Annunzio in facsimile di scrittura che si collega ad un episodio della biografia del poeta. Nell’estate del 1929 venne operato al Vittoriale dai due medici: Mario Donati e Vittorio Ferrero. Nel postoperatorio, è consigliato l’utilizzo di un purgante ma nessuno ha il coraggio di comunicarlo al paziente. Così il medico, il professor Ferrero, prepara una mistura del medicinale, con aggiunta di mentuccia della Majella, e lo presenta al degente in una coppa di champagne. Il Vate la ingolla. Nell’attesa che la medicina faccia effetto, al poeta nascono versi estemporanei, che il medico si affretta a trascrivere. Successivamente D’Annunzio ricopierà di suo pugno le quartine improvvisate e le regalerà al medico. Il prof. Ferrero concede quindi alla rivista la pubblicazione dei versi: “Il cantor d’Alcyone eroe dell’Aria, il trageda di Fedra eroe del Carso… in sul fare del vespero è scomparso trasmutato in cloaca sedentaria o forse in fogna tra Parnaso e Pindo ove l’alloro è ricino che cola…”.
SKU: 55 n.2466
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