In 4 (cm 26,5 x 33), pp. 170 con riproduzioni fotografiche in bianco/nero, illustrazioni a colori, pagine pubblicitarie, 1 inserto centrale su pagine non numerate con 12 illustrazioni a piena pagina a colori di Nizzoli. Lievi danni riparati al dorso. Brossura editoriale illustrata da Sironi, autore anche delle prime 4 tavole a colori (la prima funge da frontespizio) ‘La Rivista Illustrata del Popolo d’Italia’ nasce nel maggio 1923 come supplemento illustrato del quotidiano “Il Popolo d’Italia” fondato nel 1914 a Milano da Mussolini e dal 1922 organo ufficiale del Partito Nazionale Fascista. Avviata e diretta da Arnaldo Mussolini (fino al 1928) e Manlio Morgagni, la Rivista è un mensile di lusso (bimestrale nei primi mesi fino al 1923) consacrato all’attualità politica e alla divulgazione culturale indirizzata ad un pubblico borghese. “Il periodico è stampato su carta patinata e rilegato in eleganti fascicoli di grande formato, nella definizione della coi fisionomia gioca un ruolo determinante la massiccia presenza della fotografia, solitamente d’agenzia o d’autore e con cliches Alfieri & Lacroix. Morgagni – stretto collaboratore di Mussolini – ne firma gli editoriali, illustrati da Mario Sironi: vi scrivono di cronaca Dinale, Polverelli, Dini, Domenichelli… La testata manifesta una sensibile attenzione a grafica e comunicazione visiva. Se da un lato si avverte l’influenza dell’estetica di Sironi, presente su ogni numero nelle vesti di disegnatore, è Marco Luigi Poli, protagonista della stampa periodica illustrata dell’epoca, esperto di fotografia e aggiornato alle più attuali espressioni delle avanguardie internazionali, a determinar ne strettamente l’orientamento visivo. Segnalato come redattore, è di fatto il direttore artistico del mensile, per il quale coordina un gruppo di artisti e graphic designer d’eccezione, tra cui Buffoni, Carboni, Munari, Schawinsky, Nizzoli, Boggeri, che negli anni trenta realizzano disegni, composizioni grafiche e fotomontaggi per copertine e pagine interne, conferendo alla rivista un taglio modero e sperimentale…” (“Arte moltiplicata, L’immagine del ‘900 italiano nello specchio dei rotocalchi”, 2014, p. 336). In questo numero si segnala l’inserto centrale, illustrato da Nizzoli, sull’industria italiana e gli articoli sulle opere sociali delle industrie nazionali: Le maestranze della Terni sul fronte del lavoro; L’Ilva e i suoi operai blocco grigio-verde; La grande famiglia dell’Ansaldo in guerra; L’Odero Terni Orlando per i suoi operai; La S.I.A.C. in linea coi suoi lavoratori; La fraterna opera sociale della San Giorgio; Servizi assistenziali del Gruppo Montecatini; Valdagno, la città sociale; Le assistenze sociali delle aziende Pirelli; L’attività della Dalmine per i suoi operai; L’opera di assistenza umana e fascista della Breda; Le opere assistenziali della Società del Gruppo Italviscosa; Colonie e assistenza Fiat…
SKU: 34 n.1096
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