La Pubblica Sicurezza in Italia

In 16 (cm 14 x 20), pp. 144. Brossura editoriale. Edizione originale, rara, con tutta probabilità stampata intorno al 1896, e sequestrata per supposte offese alla monarchia. Fu poi ristampata una seconda edizione, presso il medesimo editore, sempre nel 1896. L’opera è anonima, l’A. si firma con il solo nome di Marius. In S. Serafini, “Italian Crime. Fiction Revisited. Authority, Detection…”, 2025, l’A. scioglie lo pseudonimo in C. J. van Bemmel Suyck forse attingendo alla bibliografia “Bibliotheek van Nederlandsche anonymen en pseudonymen”, 1870, p. 740, in cui lo pseudonimo Marius viene appunto ascritto a C. J. van Bemmel Suyck. Il personaggio in questione era un pastore e non pare probabile che possa essere considerato l’Autore di questo testo. In varie bibliografie, che menzionano il libro, l’A. viene considerato quasi sicuramente un funzionario di polizia: “Marius was a pseudonym. The identity of this frequently quoted author has not yet been ascertained, except for the fact that he was certainly a police officer” (Simona Mori, “Becoming a Policeman in nineteenth century Italia”, in “A History of Police and Masculinities, 1700-2010″, p. 120). Argomenti: La Pubblica Sicurezza istituto immutabile; Funzioni; Personale; Dissidio fra la cittadinanza e la Pubblica Sicurezza; Governo, politica e polizia; I partiti politici e la polizia; Le elezioni e la polizia; Quirinale e polizia; Vaticano e Polizia; Parlamento e Polizia; Magistratura e Polizia; Stampa e politica; Polizia, fondi segreti e confidenti; La polizia e i furti; Polizia, bische e postriboli; Le vere funzioni della polizia.

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