In 24 (cm 9 x 14), pp. 128. Vignetta in xilografia di gusto popolare al frontespizio raffigurante Gesù nella culla, Giuseppe al bancone di lavoro da falegname e Maria seduta accanto. Mancanza di un lembo di carta al margine esterno del foglio con le pagine 28-29 con perdita di qualche riga di testo a pagina 29. Qualche gora sparsa. Legatura ottocentesca in mezza pergamena. Edizione che non riporta la data di stampa al frontespizio, ma presumibilmente 1832, come da permesso di stampa all’ultima pagina, con il testo della Sacra Rappresentazione del Gelindo. Su opac (catalogo delle biblioteche nazionale) è infatti menzionato il titolo presente al piatto anteriore della copertina di un esemplare che conserva evidentemente la brossura originale, difforme da quello presente sul frontespizio, ed è: “Il pastore Gelindo ossia la nascita di Gesù Cristo e la strage degli innocenti con aggiunta di lodi. Rappresentazione sacra”. Si tratta di una sacra rappresentazione sulla Natività in 5 atti di autore ignoto, scritta tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, con parlata mista di italiano e dialetto monferrino, dalla quale esce la commovente e semplice figura del pastore Gelindo. La prima edizione – secondo Domenico Seren Gay (cfr. “Teatro polare dialettale. Indagine-enciclopedia sul teatro piemontese”) – sarebbe stata stampata ad Asti, da Massa, nel 1809. Questa di Torino, quindi, è la seconda edizione (segue poi l’edizione di Novara nel 1839).
SKU: 40 n.5281
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