In 8 (cm 16,5 x 24,5), pp. 13 + (3b). Piatto anteriore rifatto con carta d’epoca, piatto posteriore in brossura originale. Strappo con mancanza di carta risarcita ai primi 2 fogli. Interessante e poco comune saggio in cui Paolo Mantegazza accenna ad una possibile lingua universale dal momento che “sarebbe utile che tutti gli uomini parlassero una lingua sola: si avrebbe così un grande risparmio di tempo, cosa non spregevole di certo per l’uomo che vive una vita così breve. Si avrebbe un nuovo e prezioso vincolo di fratellanza…”. Mantegazza procede poi con alcuni esempi di parole tratte da questo ‘vocabolario cosmico’ di sua invenzione. Ad esempio: Vea: piacere; Vema: godere nel sentimento ovvero amare; Vepa: godere fisicamente; Vema: io amo; ecc… Ad una prima parte, più propriamente linguistica, segue una seconda di prossemica e di mimica con un discorso sulla gestualità in chi cammina, nell’oratore, nel lavoratore.
SKU: 38 n.13946
60,00 €