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Francesco Moneti

La Cortona convertita con la ritrattazione ed altri bizzarri componimenti poetici del medesimo autore

Amsterdam (ma Firenze), Presso Ernesto Fraymann, 1890

In 16 (cm 12 x 19), pp. VIII + 350 con 1 tavola all’antiporta con ritratto dell’A. inciso all’acquaforte. Brossura rifatta con carta d’epoca. Nuova edizione stampata a Firenze, con falso luogo Amsterdam, di questo poema in sei canti in ottava rima scritto da Francesco Moneti (1635-1712) in occasione della missione del Padre predicatore Gesuita Petriccioli a Cortona, nel 1677. Questi viene dileggiato da Moneti che forse nutriva una certa avversione per i Gesuiti e per Petriccioli nello specifico. Seguono ‘La ritrattazione o sia la Cortina nuovamente convertita’ e altre rime satiriche dell’Autore. Una curiosità linguistica si lega all’opera in cui fu coniato per la prima volta dall’A. il lemma ‘precipitevolissimevolmente': “come gonfio pallon […] perchè alla terra alfin torna repente precipitevolissimevolmente” (canto terzo, p. 55) allo scopo di avere un vocabolo unico che fosse già endecasillabo (ventisei lettere per unici sillabe appunto). Razzolini, ‘Bibliografia dei testi in lingua’, p. 237. Cantamessa, Astrologia, 2007, p. 651.

SKU: 55 n.2151

100,00 €

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