In 16 (cm 10 x 16), pp. 151 + (1 bianca). Cartonatura rifatta con carta d’epoca. Edizione originale, rara, di questo diario dell’assedio di Genova durante il quale si contrapposero la prima Repubblica francese contro la coalizione anglo-austriaca. Angelo Petracchi non è un narratore super partes, appoggiò infatti i Francesi e le speranze legate al giacobinismo. Se da un lato l’A. espone in maniera rigorosa i fatti, dall’altro si profonde in descrizioni entusiastiche nei confronti degli esponenti della Republique, come nel caso di André Massena, generale in comando, presentato nelle vesti di un eroe instancabile. “Il Petracchi… fu testimonio… La sua narrazione e importante perché contiene particolari non raccolti dal Soult e dal Thiebault, e nota inoltre le impressioni che gli avvenimenti facevano sull’animo dei cittadini” (“Storia politica d’Italia”, vol. 8, 1897, p. 626). Interessante la figura dell’A., Angelo Petracchi, personaggio eclettico. Avvocato romano di origine toscana, nacque nel 1762. Avviato alla carriera diplomatica, fu membro dei corpi legislativi cisalpini, diplomatico inviato in Toscana dalla Cisalpina, capo divisione nel ministero delle Finanze del Regno Italico. In seguito divenne fortunato impresario teatrale della Scala dal 1816 al 1820, ma anche poeta, appassionato di canto lirico, nonché rivale d’amore di Ugo Foscolo nella contesa tra i due per l’amore di Antonietta Fagnani Arese. Si trasferì poi a Londra dove fu direttore dell’opera italiana del King’s Theatre. Morì nel 1843 a Milano. Manno, 23299. Lumbroso, p. 140.
SKU: 30 n.1452
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