In 16, pp. 64. Br. ed. Raro testo di Andrea Naccari, titolare di cattedra a Torino, il testo su cui testo su cui Angelo Battelli studiò fisica all’università: "La fisica italiana ottocentesca salvo alcune eccezioni, principalmente il Mossotti, fu soprattutto fisica sperimentale, aliena da ipotesi e da formalismi matematici troppo raffinati. Fusinieri, Felici, Matteucci, Naccari, Blaserna, pur con le dovute differenze reciproche, furono tutti esponenti di una mentalità positiva che trova una delle sue più limpide e significative espressioni nella ‘Introduzione alle lezioni di fisica sperimentale’ (1878) di Andrea Naccari: tutte le teorie sono giudicate ‘congetture’, necessariamente incomplete, imprecise…" (‘Scienza e filosofia. Saggi in onore di Ludovico Geymonat’, p. 697). Naccari fu l’assertore più convinto, quindi, di una fisica estremamente sperimentale, di uno sperimentalismo puntiglioso, meticoloso, impregnato di spirito ‘positivo’, tutto reso alla scoperta dei fatti.
SKU: 38 n.8495
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