In 8 (cm 14,5 x 21,5), pp. (4) + 117 + (1 bianca) + (1) di errata + (1 bianca). Brossura coeva con rinforzo al dorso. Opera in cui Giovanni Tecca da Capistrano, frate minore riformato, ex Generale dei Francescani, si dichiara innocente dopo la condanna a tre anni di carcere da parte del Sacro Tribunale del S. Uffizio. La Badessa del Convento di Montecastrilli viveva in fama di santità ma correvano alcune voci tendenziose che mettevano in dubbio la verità del fatto. Fu ordinato a Giovanni Tecca da Capestrano di indagare ed accertarsi della verità. Egli difese la badessa dalle accuse che le erano state mosse, ma il Sant’Uffizio in seguito scoprì l’inganno da parte della religiosa condannandola. Tecca, appena seppe delle decisioni del Sacro Tribunale, ritirò la precedente difesa, ma ciò non valse ad essere, a sua volta, condannato a tre anni e tre mesi di carcere. Scontata la pena, nel 1835, venne rimesso in libertà con l’obbligo di tenersi lontano dalla Corte pontificia. Scelse, come rifugio, il Convento di S. Paolo a Bologna e qui scrisse quest’opera a propria difesa. L’opera fu poi messa all’Indice.
SKU: 55 n.1241
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