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Francesco Patrizi

Il sacro regno de’l gran’ Patritio de’l vero reggimento, e de la vera felicità de’l principe, e beatitudine humana

Vinegia, (Comin de Trino), 1547

In 8 (cm 16 x 22), carte (14) + 206. L’ultima carta, la 206, è presente solo in parte, con testo manoscritto della parte mancante e assenza, al verso del foglio, del registro e del colophon con i dati di stampa. Galleria di tarlo alle ultime 2 carte, foro alla prima carta con frontespizio illustrato e gora al margine inferiore del foglio, alcune righe di testo alla terza carta evidenziate con pennarello colorato, qualche sporadica gora. Cartonatura antica. Prima edizione italiana, nella traduzione di Giovanni Fabrini, il cui nome appare nella prefazione, dell’opera “De regno et regis institutione” di Francesco Patrizi, pubblicata in edizione originale a Parigi nel 1519, sulla figura del Principe ideale, opera che l’A. offrì nel 1484 ad Alfonso d’Aragona. “Una delle figure ancora in ombra nel panorama dell’Umanesimo italiano è il senese Francesco Patrizi (1413-1494), noto soprattutto per due monumentali trattati politici rispettivamente dedicati alla costituzione repubblicana e monarchica, il ‘De institutione reipublicae’ e il ‘De regno et regis institutione’… egli è lo scrittore politico più edito e dunque verosimilmente più letto nel 500 dopo Aristotele e Machiavelli, tanto è vero che solo nel XVI secolo si contano decine di stampe in latino, ma anche in francese, italiano, tedesco, inglese e spagnolo, dei suoi due principali trattati a partire dalle principes del 1518 e 1519. Esiliato da Siena, dove fu avviato a una brillante carriera letteraria e politica sotto l’egida dell’influente famiglia dei Petrucci e la guida degli insegnamenti di Francesco Filelfo, di cui rilevò il posto nello Studium senese, Patrizi fu governatore pontificio a Foligno (1461-1464), protetto dal favore di Pio Il, e vescovo di Gaeta (1461), dove trovò ultimo compimento, nell’orbita della monarchia aragonese, la sua ricca e accidentata vicenda umana” (Giovanni De Vita, “Un testo poco noto dell’umanesimo politico: il De gerendo magistratu di Francesco Patrizi”, in Cesura, n. 1, 2022, p. 307). Adams cita l’edizione successiva di Aldo del 1553.

SKU: 55 n.1225

500,00 €

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