In 8 (cm 14 x 23), pp. 167 + (1) di indice con 1 tavola matematica incisa più volte ripiegata (foro nella parte inferiore). Brossura editoriale. Volume XVII, dell’anno VI, della Rivista napoletana “Il progresso delle scienze, delle lettere e delle arti”. Si segnala alle ultime 2 pagine (166-167), nella rubrica di annunci necrologici, siglato A. R., l’articolo che annuncia la morte di Giacomo Leopardi: “Il dì quattordici di giugno, a ventun’ora, d’un idropericardia che da gran tempo lo minacciava, mancò fra noi all’Italia, anzi a tutto il mondo civile, uno de’ più potenti ingegni che sieno surti a questi ultimi anni: il conte Giacomo Leopardi, di Recanati, filosofo e filologo di rarissima eccellenza, prosatore più che sublime, ma poeta incomparabile…”. Il 14 giugno 1837 Giacomo Leopardi muore a Napoli mentre una carrozza lo attende in strada per portarlo a Villa Ferrigni. Ad assisterlo negli ultimi istanti ci sono Antonio Ranieri, con la sorella Paolina, e altri suoi parenti. Il medico curante Mannella scrisse sul certificato di morte che la causa era da ascriversi a idropericardia. Ranieri riesce a sottrarre il corpo dell’amico alla fossa comune – destinazione imposta dalle autorità a causa dell’epidemia di colera che imperversava in città – e a farlo seppellire nella Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta.
SKU: 55 n.1752
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